Quarto episodio parossistico in sei giorni sull’Etna: a partire dalla notte tra il 18 e il 19 maggio scorso l’attività del cratere di Sud-Est non si è mai fermata.
Nella serata di ieri 24 maggio, dopo una ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, attorno alle ore 22:30 è cominciata una nuova spettacolare fontana di lava sull’Etna, durata fino a mezzanotte. Durante l’episodio di fontanamento la colonna eruttiva ha raggiunto un’altezza di 7km sul livello del mare, disperdendo la cenere in direzione Nord-Est. Si è osservato un flusso lavico in direzione Sud-Ovest, che al momento non risulta piú alimentato.
L’attività esplosiva è continuata stamattina: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle 08:21 di oggi si osserva un’intensa attività esplosiva dal Cratere di Sud Est. In base al modello previsionale la nube vulcanica si disperse verso Nord-Est. L’analisi delle immagini di videosorveglianza mostrano che la nube eruttiva raggiunge un’altezza di 4 chilometri.
L’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo un primo incremento intorno alle 06:50 (UTC) circa, intorno alle ore 08:20 ha mostrato un repentino incremento portandosi su livelli alti. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico, tornata disponibile alle 07:00 circa, si pone in prossimità del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2700 m s.l.m..
La nuova fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa non impatta, al momento, sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.