Il breve temporale di questa mattina non ha fermato la sottoscrizione della convenzione tra il Parco Archeologico di Tindari, l’Università di Amiens e il Comune di Tusa per la prosecuzione della campagna di scavi ad Halaesa Arconidea, ma anzi, rievocando un vecchio detto su pioggia e matrimoni, pare proprio voler suggellare con un buon auspicio un connubio che si rinnova.
Una grande opportunità per proseguire ed arricchire la ricerca scientifica e storiografica su Halaesa Arconidea, alla scoperta del suo antico teatro e di tutto ciò che ancora gli scavi archeologici possono restituire su una città che durante la dominazione romana dell’Isola ebbe il privilegio di far parte delle cinque “civitates liberae et immunes”, e quindi con una sua autonomia tributaria, politica e giuridica, che le consentì di raggiungere un notevole sviluppo economico e demografico e le garantì una posizione di prestigio e preminenza nel panorama delle città siciliane antiche.
Riportare alla luce l’antico teatro sarà anche un nuovo trampolino per il rilancio dell’economia locale, che richiami verso l’intero comprensorio un turismo “qualificato”.