“È strano che in Sicilia la mafia e gli ambientalisti abbiano lo stesso obiettivo, cioè quello di non far chiudere le discariche, questa è una cosa su cui dobbiamo riflettere bene”: queste le parole pronunciate dal sindaco di Milazzo, Pippo Midili, nel corso del Consiglio Comunale dello scorso 14 giugno.
Parole che da giorni scatenano reazioni da più parti. L’ultima, ieri, quella del Presidente della Commissione Antimafia all’Ars Claudio Fava, che ha scritto: “A chi, come Sindaco, è chiamato a rappresentare una comunità è richiesto senso della misura e assunzione di responsabilità. Caratteristiche che, con ogni evidenza, sono mancate al Sindaco di Milazzo, Pippo Midili. Equiparare in modo generico il movimento ambientalista e la mafia, e farlo, per di più, nel massimo luogo istituzionale rappresentato dal Consiglio comunale è un fatto gravissimo. Una mancanza di rispetto per i tanti che, in una realtà complessa come quella del comprensorio milazzese, sono impegnati a difendere l’intero territorio dalle aggressioni di interessi che, spesso, configgono con quelli generali delle comunità. Qualora il sindaco abbia elementi su ingerenze, infiltrazioni o contiguità tra ambienti mafiosi e associazioni ambientaliste, sarebbe più opportuno recarsi nelle sedi istituzionali preposte e non lasciarsi andare ad affermazioni tanto gravi quanto sconsiderate.”
Il sindaco Midili ha replicato ai nostri microfoni, ribadendo la sua posizione e scusandosi con quanti si siano sentiti offesi dalla sua affermazione, della quale rimane convinto.