La corte d’appello di Messina presieduta da Alfredo Sicuro, a latere Carmelo Blatti e Silvana Cannizzaro, ha emesso la sentenza di secondo grado per l’operazione “Matassa”: 25 condanne – dunque un numero più ridotto rispetto alle 39 emesse in primo grado, poi 22 rimodulazioni e 3 conferme e 16 tra assoluzioni totali e parziali e prescrizioni. Per il resto riduzioni di pena.
Azzerati i reati per le campagne elettorali del 2012 e 2013, tra gli altri l’ex sindaco di Messina Francantonio Genovese e l’ex deputato regionale Franco Rinaldi assolti perché il fatto non sussiste.
In primo grado erano stati condannati a 4 anni e 2 mesi il primo, 3 anni e 4 mesi il secondo. Disposta la prescrizione per gli ex consiglieri comunali Paolo David e Giuseppe Capurro, condannati anch’essi in primo grado a 4 anni e 9 mesi il primo e ad un anno il secondo.
In sedici escono dal processo tra assoluzioni e prescrizioni, numerose le assoluzioni parziali. L’indagine “Matassa” sviluppatasi nel 2016, a cura dei sostituti procuratori della Dda di Messina Liliana Todaro e Maria Pellegrino e della Squadra Mobile, riguardava le commistioni tra mafia, politica e criminalità organizzata a Messina, con al centro tre campagne elettorali.
In tutto erano stati alla sbarra 47 imputati, originariamente 55 le persone coinvolte. Trentotto i capi di imputazione. Dai fascicoli dell’inchiesta sono emerse le dichiarazioni di collaboratori di giustizia sugli assetti mafiosi di Messina. Dai capi di imputazione sono emersi gruppi criminali di Camara e Santa Lucia sopra Contesse inseritisi nelle attività economiche e nella politica.