“Le difficoltà finanziarie ed economiche dei Comuni impongono una necessaria revisione delle norme che regolano i bilanci degli enti locali che li metta nelle condizioni di dare risposte certe alle esigenze dei cittadini, soprattutto in termini di erogazione di servizi essenziali, ma non solo! Per questo si pone urgentemente l’esigenza di un tavolo di confronto tra il Governo nazionale e il sistema delle autonomie locali isolane, così come chiesto dall’Anci Sicilia. Solo attraverso una immediata e organica riforma degli Enti Locali riusciremo a salvare centinaia di comuni siciliani dal dissesto. Solo così consentiremo alla Sicilia e all’Italia tutta di approfittare di quella epocale rinascita economica cui il Pnrr farà da volano.” Così Mariella Sottile, portavoce di Base Riformista Messina ha rimarcato l’appello dei sindaci siciliani, lanciato a margine dell’incontro organizzato dall’Anci Sicilia la scorsa settimana, con senatori e deputati nazionali di diverse forze politiche eletti nell’isola.
Durante l’incontro sono emerse le principali criticità per gli enti locali: dalla riduzione dei trasferimenti regionali e nazionali, alla difficoltà nella gestione dei tributi locali e all’inadeguatezza di Riscossione Sicilia, all’alto numero di comuni in dissesto e pre-dissesto, al ritardo dei pagamenti dei debiti commerciali e alla carenza di figure professionali nei servizi finanziari, negli uffici tecnici e nei servizi sociali.
“Credo sia arrivato arrivato il momento di dirci la verità: gli obblighi di accantonamento per il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità o per quello di Garanzia per i Debiti Commerciali, il maggior disavanzo conseguito dalla sentenza 80/2021 e le rigide regole e forme sulle variazioni di bilancio hanno messo centinaia di comuni siciliani sull’orlo del dissesto finanziario.” scrive in una nota il deputato nazionale PD Carmelo Miceli “E se centinaia di Comuni del Sud andranno in dissesto, a risentirne sarà l’intero Paese e il Pnrr non servirà a nulla. Forte di questa drammatica certezza sento il dovere di unirmi all’appello che ANCI Sicilia sta rivolgendo in queste ore al presidente del Consiglio, Prof. Mario Draghi, affinché predisponga un tavolo di confronto con il sistema delle autonomie locali isolane e dia luogo a una revisione organica e urgente della normativa degli enti locali. Solo se salveremo i comuni siciliani l’Italia potrà ripartire. Senza la Sicilia, anche l’Italia resterà ferma al palo.”