Il movimento civico “Librizzi Riparte” ha riproposto in questi giorni una delle più annose problematiche di Librizzi: La qualità e la quantità delle acque erogate nell’impianto idrico.
“I frequenti episodi di erogazione di acqua torbida verificatesi da numerosi anni a Colla Maffone proveniente dal pozzo Spinello, che hanno destato comprensibile preoccupazione nella popolazione, dopo la captazione di contrada Vallonevina e il prossimo finanziamento in ATS con altri comuni, per la sostituzione di una parte dell’impianto idrico di Colla Maffone, alquanto datato e con frequenti perdite, ha scritto il responsabile del movimento Nunzio Scaglione, dagli annunci del sindaco sembrava che tali problematiche fossero risolte.
La riattivazione del pozzo Spinello, causa principale delle problematiche inerenti quantità e “coloritura” delle acque dell’impianto idrico, a causa dell’insufficiente quantità di acque dalle nuove captazioni, annunciate prematuramente risolutive dal sindaco Renato Di Blasi, rende indispensabile a parere del Movimento, la captazione delle acque dalla località Lucianello, nell’area del Pozzo oggi disattivato per i continui guasti degli ultimi anni.”
Tale soluzione, per il movimento, garantirebbe anche l’approvvigionamento immediato dei mezzi antincendio, come in passato in caso di emergenza, soluzione ottimale data la posizione strategica lungo la strada provinciale 122 Patti – San Piero Patti, raggiungibile facilmente da numerose strade del comprensorio collegate alla stessa provinciale.
“A riguardo il movimento “Librizzi Riparte”, preso atto dell’immobilismo dell’Amministrazione di Blasi, che non è riuscita in quattro anni a trovare soluzioni adeguate, ha richiesto un intervento immediato alla Protezione Civile per garantire le necessarie risorse.”