Si è concluso con una condanna a due anni di carcere, pena sospesa alle condizioni di legge, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili costituite, il procedimento a carico del 21enne di S. Agata di Militello, N.S., difeso dall’avvocato Santo Vincenzo Trovato, che causò la morte di Giuseppe Mondello, 44 anni, nell’incidente stradale avvenuto il 16 luglio del 2019.
L’udienza conclusiva per la discussione del procedimento con rito abbreviato semplice, nel quale il giovane imputato – che all’epoca dei fatti aveva appena 19 anni – era accusato di omicidio stradale, si è svolta oggi, innanzi al G.U.P. del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò. Secondo il capo di imputazione inziale il mezzo condotto dal ragazzo, superava i limiti di velocità imposti dalla legge – circostanza aggravante – nel momento in cui travolse il 44enne, che stava attraversando le strisce pedonali, mentre conduceva a mano la sua bicicletta. All’udienza di oggi, il giudice ha però escluso l’aggravante dell’eccessiva velocità.
Al termine delle discussioni finali, il P.M. aveva chiesto la condanna a 1 anno e 6 mesi di reclusione, senza sospensione condizionale. Pena invece aumentata a 2 anni in sentenza.
Il giudice ha disposto anche la sospensione della patente di guida per due anni per il ragazzo oltre alla concessione di una provvisionale di 30.000 euro per ciascuna delle parti civili costituite, rimettendo le parti innanzi al giudice civile per la quantificazione dell’ulteriore risarcimento del danno. Sono 8 le parti civili: si tratta dei fratelli del Mondello, di cui 7 rappresentati dall’avvocato Rosario Di Blasi ed uno dall’avvocato Alberto Ferraù. Momenti di forte emozione per i familiari di Giuseppe Mondello, presenti in aula, durante le arringhe conclusive.
I due legali delle parti civili a margine dell’udienza hanno dichiarato: “Siamo di fronte ad una tragedia. Da un punto di vista prettamente processuale e sotto il profilo risarcitorio, siamo soddisfatti per quanto statuito nel dispositivo della emananda sentenza, in quanto è stata acclarata la responsabilità esclusiva dell’imputato nella causazione del tragico evento; nulla possiamo dire, invece, sul quantum della pena applicata, trattandosi di scelta rimessa unicamente all’organo giudicante. Un plauso va comunque al lavoro della Stazione dei Carabinieri di Sant’Agata di Militello e dell’Ufficio di Procura che ha permesso di ricostruire il sinistro, verificatosi in assenza di testimoni, grazie ad una dettagliata, certosina e scrupolosa attività investigativa. Naturalmente attenderemo le motivazioni della sentenza e il successivo passaggio in giudicato della stessa per introdurre tutte le opportune e conseguenti azioni risarcitorie innanzi al giudice civile”.