Sono stati impiegati circa 50 Carabinieri della Compagnia di Paternò e dello Squadrone Elitrasportato Cacciatori di Sicilia, questa mattina, per eseguire una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania nei confronti di 5 soggetti, tutti destinatari di provvedimento di custodia in carcere, per il reato di estorsione in concorso pluriaggravata.
I provvedimenti arrivano all’esito delle indagini coordinate dalla DDA di Catania, scaturite dalla denuncia presentata nello scorso giugno da un soggetto di Paternò il quale, spaventato dalle pesanti minacce e violenze subite, riferiva ai Carabinieri della locale Compagnia che il figlio minorenne qualche giorno prima, nel compiere un furto dentro un casolare abbandonato, aveva trovato delle munizioni che aveva consegnato successivamente ad uno degli indagati, il 27enne Consolato Emanuele Pedalino. Quest’ultimo, accusandolo di aver rubato anche alcune armi, pretendeva la cifra di €2.000 per il presunto danno subito, colpendo il minore e minacciandolo di ulteriori conseguenze.
Successivamente anche il padre del minore veniva aggredito con schiaffi e pugni da Filippo e Rosario Cunsolo, due degli indagati, che ribadivano la richiesta estorsiva già avanzata da Pedalino. La vittima si rivolgeva quindi ad due degli odierni arrestati, Barbaro Messina e Giuseppe Amantea, soggetto già definitivamente condannato quale appartenente al clan mafioso “Santapaola Ercolano” e fratello di Francesco Amantea, attualmente detenuto in regime di 41 bis, chiedendo loro di intervenire quali intermediari al fine di mitigare le richieste dei Cunsolo e di Pedalino.
Tuttavia i due, seppure intervenuti su richiesta della vittima, hanno iniziato a pressarlo, costringendolo a consegnare un acconto di 500 euro. Le indagini, svolte anche attraverso intercettazioni e pedinamenti, permettevano di riscontrare le dichiarazioni convergenti delle due vittime, nonché di accertare il pieno coinvolgimento di tutti i destinatari di misura nel concorso nell’estorsione.
Il Giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di:
AMANTEA Giuseppe, nato a Paternò il 30/09/1968, già definitivamente condannato quale appartenente al clan mafioso “Santapaola Ercolano” e fratello di Francesco Amantea, attualmente detenuto in regime di 41 bis;
CUNSOLO Filippo nato a Paternò il 06/07/1973 e il figlio CUNSOLO Rosario nato a Paternò il 31/12/1987;
MESSINA Barbaro nato a Paternò il 24/08/1980; considerato braccio destro di Giuseppe Amantea; e PEDALINO Consolato Emanuele nato a Paternò il 29/07/1993.