Ha ingannato l’Agea, l’ente che regola le erogazioni di fondi dell’unione europea agli agricoltori, dichiarando falsamente il possesso di numerosi terreni agricoli a Caronia, in modo da far accrescere (sulla carta) la sua azienda agricola e ottenere in maniera illegittima oltre 100.000 euro dall’Unione Europea.
La frode è stata scoperta dai finanzieri del comando provinciale di Messina, dopo un’accurata attività di indagine nei confronti del titolare di un’azienda agricola con sede nel comune di Capri Leone.
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Sant’Agata di Militello, coordinate dalla procura di Patti, hanno fatto emergere come i titoli di possesso dei terreni dichiarati dall’indagato risultassero completamente falsi.
Si passa dal fittizio contratto di comodato, non riconosciuto dai comodanti, sino all’utilizzo di contratti falsamente sottoscritti da soggetti deceduti da oltre trent’anni.
Su disposizione del Tribunale di Patti, come richiesto dal sostituto procuratore Andrea Apollonio, è stata data esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo, per le somme indebitamente percepite, per un ammontare pari a oltre 16 mila euro.
Il territorio, purtroppo, non è nuovo a fenomeni del genere. Basti pensare all’operazione “Nebrodi” che nel gennaio scorso ha portato in carcere oltre 90 soggetti, tra cui diversi appartenenti ad organizzazioni mafiose, che hanno intuito in anticipo le potenzialità dei flussi finanziari provenienti da risorse comunitarie.