Dare piena attuazione al decreto legislativo 155 del 2012 che, nel sancire la soppressione in Sicilia dei tribunali e delle procure della repubblica di Mistretta, Modica e Nicosia, consente in via sperimentale l’utilizzo degli stessi immobili per l’esercizio di funzioni giudiziarie.
Di questo si è discusso nella sede della Regione a Catania tra il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e una delegazione del “Coordinamento regionale dei comitati pro-Tribunali soppressi in Sicilia”, composta dagli avvocati Enzo Galazzo, Giulio Ottaviano ed Eugenio Passalacqua e da Enzo Cavallo.
La stessa normativa prevede che le spese di manutenzione e retribuzione del personale siano poste a carico della Regione, che già con la Finanziaria del 2018 ha proceduto a stanziare significative risorse.
«Costituisce fermo intendimento del mio governo ha dichiarato Musumeci – quello di procedere alla stipula della convenzione con il ministero della Giustizia, già formalmente trasmessa, senza esito, al precedente esecutivo, con la conseguente riapertura degli uffici di Mistretta, Modica e Nicosia. Si tratta di presìdi che, per la particolare conformazione del territorio regionale, rivestono ancora oggi, a fronte di una riforma che a dieci anni dall’entrata in vigore definirei perlomeno frettolosa, una rilevanza strategica ed essenziale per consentire il migliore esercizio della funzione giurisdizionale e il soddisfacimento delle legittime istanze di giustizia dei cittadini. Nei prossimi giorni – ha assicurato il presidente della Regione – mi rivolgerò personalmente al ministro Cartabia per concordare un incontro e per ottenere rassicurazioni in ordine alla celerità dei tempi di attuazione, tenuto conto peraltro della sussistenza e della pronta disponibilità delle necessarie risorse finanziarie, già stanziate dalla Regione».