Sono ancora 4,77 milioni, in Italia, gli over 60 non coperti dalla doppia dose (2,2 quelli completamente senza vaccino), e intanto ci sono “grandi incognite” sul fronte vaccini, perché secondo la Fondazione Gimbe “le stime di oltre 94 milioni di dosi per il terzo trimestre non sono realistiche“.
Con 42 milioni di dosi di vaccini a vettore adenovirale per i quali è stata ventilata la sospensione delle consegne per mancato utilizzo da parte delle Regioni e il “flop” del vaccino CureVac – che non ha superato i test clinici – e del quale erano previste per il terzo trimestre 6,4 milioni di dosi, nel terzo trimeste del 2021 ”si potrà disporre solo di 45,5 milioni di dosi di vaccini a mRNA“.
È quanto rileva il monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione Gimbe. Al 14 luglio sono state consegnate 63.659.024 dosi secondo quanto si legge nel rapporto. E “al momento è impossibile fare previsioni per il 3° trimestre, visto che l’ultimo aggiornamento del piano delle forniture risale allo scorso 23 aprile e, in assenza di un consuntivo ufficiale, non è noto se le 15,2 milioni di dosi non consegnate nel 2° trimestre saranno recuperate o meno nei prossimi mesi”.
Stabile nell’ultima settimana, nella nostra nazione, il numero di somministrazioni (3.758.700) con una media di 543.873 inoculazioni al giorno.
«Un numero di somministrazioni – si legge nel monitoraggio – che, nonostante oltre 4,8 milioni di dosi “in frigo”, rimane stabile sia per la crescente diffidenza degli over 60 verso i vaccini a vettore adenovirale (2,7 milioni di dosi disponibili), sia per la necessità di accantonare oltre 2,16 milioni di dosi di vaccini a mRNA per i richiami, viste le incertezze sulle forniture che impongono alle Regioni continui stop & go delle agende».