Finalmente la situazione di dissesto idrogeologico del centro storico di Naso ha una soluzione definitiva: è stata la Pollara Castrenze, impresa di Prizzi, ad aggiudicarsi l’appalto, del valore di un milione e 377 mila euro, per consolidare il versante sud del centro abitato della cittadina nebroidea.
Grazie alla struttura commissariale regionale contro il dissesto, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, si pone finalmente fine ad una condizione di pericolo per la pubblica incolumità che si protrae da decenni. Era il 2005 quando gli eventi sono precipitati ed il movimento franoso ha accelerato la sua evoluzione, con cedimenti ed abbassamenti del suolo di oltre 10 cm l’anno. Situazione di pericolo che ha portato a soluzioni-tampone e cambiato il volto del centro storico: sul fronte di frana insistevano infatti non solo il vecchio municipio, ma anche l’ex archivio. Le demolizioni, nel 2017 e nel 2019, hanno alleggerito il peso su quel tratto, classificato con il livello di rischio R4.
Finalmente però è pronta a partire la messa in sicurezza dell’area, che comprende piazza Roma, via Amendola ma anche un tratto della statale 116, da alcuni anni a senso unico nel tratto a rischio, che costeggia il centro abitato. Quelli pianificati dall’ufficio regionale saranno interventi da effettuare progressivamente per risanare strade e infrastrutture martoriate dal movimento franoso: intanto si inizierà con la prima fase di un programma il cui calendario sarà, via via, dettato dalle esigenze più pressanti.
Si comincia subito con una delle zone maggiormente vulnerabili, in cui sarà realizzata una serie di tiranti con cordolo in cemento armato e di dreni suborizzontali. Questi ultimi, che risulteranno fondamentali per annullare i catastrofici effetti delle infiltrazioni d’acqua piovana nel terreno, saranno collocati nella parte inferiore del pendio e rivestiti con pietrame affinché possano amalgamarsi con l’ambiente circostante, ricco di vegetazione.