Silenzio su nomi ufficiali dei candidati a sindaco di Terme Vigliatore, un vero e proprio subbuglio sui nomi ufficiosi, emergono al momento solo le posizioni di Domenico Feminò e di due movimenti: il “Cinquesei” e “Orizzonte Comune”.
Ufficiosamente il paese è in grande fermento e da indiscrezioni escono i nomi dell’ex sindaco Bartolo Cipriano e di Domenico Munafò, sindaco uscente colpito dalla mozione di sfiducia. Di un altro nome si parla e cioè dell’ex consigliere comunale Domenico Feminò, che, con il suo secondo manifesto gigante, ha ribadito che lui per il paese c’è. Lanciando un appello per risvegliare le coscienze, visto che al momento nessuno parla di programmi, di proposte e di nuova identità per il paese, è stato individuato come potenziale candidato a primo cittadino. Feminò è stato tra i primi eletti nelle ultime amministrative in consiglio comunale e fin da subito ha adottato una posizione chiara, in modo che l’amministrazione desse un seguito al programma elettorale votato dagli elettori. Feminò è stato tra i consiglieri a favore della mozione di sfiducia.
Di contro l’ex vice presidente del consiglio comunale Giovanni Zanghì contestò la sfiducia a Munafò, ribadendo che sarebbe stato meglio avere un sindaco senza maggioranza che un commissario. Ha evidenziato che con il movimento “Cinquesei” sarà presente nelle prossime amministrative, consapevole che sia un dovere cambiare le cose, mettendo in testa i cittadini.
Infine c’è “Orizzonte Comune”, con una nota firmata dai coordinatori Anna Elisa Imbesi, Peppe Aliquò, Agnese Calabrò, Sebastiano Genovese e Nino Sottile, pronti a presentare una proposta politica aggregante ed inclusiva che contribuisca al buon governo della città, per una campagna elettorale incentrata sui temi concreti e sui programmi, piuttosto che sulla mera ricerca del voto casa per casa, che spesso degenera in pura lotta di potere per il potere.