Il presidente dell’ordine provinciale di Messina dei consulenti del lavoro Maurizio Adamo è stato eletto presidente regionale della consulta regionale dell’ordini dei consulenti del lavoro della Sicilia. E’ la prima volta che un professionista messinese viene scelto a presiedere la consulta regionale.
Con lui, nel corso delle elezioni del 23 luglio scorso, sono stati eletti il vice Giuseppe Pintus – presidente dell’ordine di Enna e il tesoriere Antonino Butera – presidente dell’ordine di Siracusa. La consulta svolge attività di coordinamento ed in essa sono rappresentati tutti gli ordini delle province siciliane.
Adamo, all’esordio ai vertici regionali della consulta, ha lanciato l’allarme per la pandemia, che, da un lato ha aumentato il fabbisogno di nuove figure professionali altamente specializzate in diversi settori difficili da reperire e dall’altro ha provocato l’interruzione di moltissimi rapporti di lavoro a termine e all’orizzonte minaccia a cascata decine di migliaia di licenziamenti soprattutto nelle piccole imprese soffocate dalla crisi. Per questo motivo i consulenti del lavoro siciliani sono in prima linea ad assistere le imprese che vivono questa criticità.
“C’è bisogno subito di un nuovo sistema di politiche attive del lavoro, basato su una forte sinergia fra centri per l’impiego che siano digitalizzati e potenziati, i duemila consulenti del lavoro siciliani che gestiscono il contatto diretto con le imprese e circa cinquecento mila rapporti di lavoro e la rete nazionale delle agenzie private, ha spiegato Adamo, i cui tirocini in azienda hanno un altissimo livello (60%) di trasformazione in contratto di lavoro al termine del periodo, ponendo la Fondazione consulenti per il lavoro al vertice fra gli enti promotori”.
Per il neo presidente questa è l’unica formula che possa consentire oggi di dare una risposta immediata per contenere gli effetti della prevista emergenza d’autunno. Importante sarà la costante interlocuzione con la Regione, anche in vista delle sfide del “Pnrr” e della nuova programmazione 2021-2027 dei fondi Ue; l’Ordine ha già presentato alcune proposte al tavolo istituzionale costituito l’anno scorso dall’assessore regionale al lavoro Antonio Scavone, ma ad oggi non si conoscono quali siano le direttrici su cui la Regione intenda muoversi.
“Per gestire le nuove politiche attive del lavoro occorre imprimere una decisa semplificazione alle procedure, ha concluso Adamo; dal 2018 sono ancora in piedi l’Avviso 21 per i disoccupati e l’Avviso 22 per i tirocini, strangolati tra adempimenti che si moltiplicano”.