venerdì, Novembre 22, 2024

La Sicilia brucia. Caldo e piromani in azione: inferno a Catania, roghi nel palermitano

L'incendio di Piana degli Albanesi
L'incendio di Piana degli Albanesi

La Sicilia brucia incessantemente da quasi 48 ore. Le temperature record, con picchi che superano i 40 gradi e forti folate di vento caldo, alimentano gli incendi, spesso dolosi, che stanno portando distruzione e terrore in tutte le province dell’isola. I danni maggiori tra Palermo a Catania, dove sono stati sospesi i voli in arrivo e in partenza dall’aeroporto Fontanarossa per permettere l’intervento degli elicotteri dei vigili del fuoco, ma colpite anche Enna, il siracusano, ed il messinese: i danni sono incalcolabili.

“I piromani appiccano scientificamente il fuoco in più punti causando danni irreversibili al patrimonio boschivo e mettendo a rischio l’incolumità delle persone” – dice il presidente della Regione Musumeci, che aggiunge: “sono criminali che meriterebbero il carcere a vita”.

Nella città etnea un vasto rogo si è sviluppato nella periferia della città, tra il rione Fossa della creta e via Palermo, trasformando la zona in un vero e proprio “inferno”. Si sono registrati anche momenti di tensione tra i soccorritori e i residenti, che sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni e vederle invase dalle fiamme. Alcune famiglie hanno tentato di usare l’acqua di casa per difendere le loro abitazioni.Il fumo si è alzato altissimo e il traffico è stato bloccato per precauzione sull’asse dei servizi, mentre un rogo ha completamente distrutto lo stabilimento balneare “Le Capannine” del lungomare della Plaia di Catania.

Sui diversi fronti sono impegnati i vigili del fuoco. Rinforzi stanno arrivando da altri comandi della Sicilia.

150 persone residenti nei villaggi Primosole e Azzurro, due zone marinare di Catania, sono state salvate da mezzi navali e personale della Capitaneria di Porto. Per fuggire alle fiamme sono si sono recate sulla spiaggia dove sono state soccorse dalla guardia costiera. Alcuni di loro hanno perso la casa e hanno passato la notte nel Palazzetto dello sport di piazza Spedini messo a disposizione dal Comune.

Altri 15 incendi, nel Catanese, sono segnalati nella zona fra Paternò, Ragalna e Biancavilla, e 14 nel Calatino. I pompieri e i forestali hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme divampate nel palermitano tra Piana degli Albanesi, Strasatto Altofonte e San Giuseppe Jato. A Piana le squadre antincendio hanno fatto evacuare per precauzione alcune abitazioni minacciate dai roghi, mentre su Palermo piove ormai cenere da 24 ore. Distrutta anche Portella della Ginestra, luogo simbolo delle lotte dei lavoratori, per l’eccidio del primo maggio 1947, e dove si festeggia ogni anno la festa dei lavoratori. Le fiamme hanno annerito anche i sassi del memoriale, con le date che ricordano la strage e i nomi delle vittime.

Insomma, l’azione dei piromani, insieme alle altissime temperature che sfiorano e in alcuni casi superano i 40 gradi ed alle folate di vento caldo stanno provocando ingenti danni alla vegetazione. Fiamme anche a Priolo, a Floridia e al Lido di Noto, dove i vigili del fuoco hanno impiegato diverse ore per domare un vasto incendio che ha minacciato anche delle abitazioni.

Un vasto rogo minaccia una diga a Troina, nell’ennese, e sono a rischio gli allevamenti di bestiame della zona. Si prova a fronteggiare con un elicottero l’incendio che sta divorando i boschi di Piazza Armerina. Dalla Furma alla Ronza è tutto in fumo. Difficili gli interventi da terra, resi ancora più complessi dal vento.

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