sabato, Novembre 23, 2024

Anche Raccuja aderisce alla campagna “Salva Ciclisti” per tutelare chi pedala

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Il comune di Raccuja si unisce alla lista di comuni che hanno aderito alla campagna nazionale di sensibilizzazione Salva Ciclisti promossa dall’ACCPI (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani) ma rilanciata sul territorio da Demetrio Falcone, referente del gruppo Nebrodi in Azione.

La campagna di sensibilizzazione che ha come finalità la tutela dei ciclisti, la diffusione di una cultura sportiva, la valorizzazione del territorio e la promozione di una mobilità sostenibile prevede l’installazione dei cartelli recanti la scritta “Attenzione, strada frequentata da ciclisti” indicando di mantenere una distanza laterale di sicurezza di 1,5 mt (distanza inserita nel codice della strada ma in attesa di approvazione).

Il giovane esponente di Azione è riuscito a coniugare la passione per lo sport e per la politica avviando un proficuo dialogo con le varie amministrazioni, al fine di coinvolgere il maggior numero di comuni della fascia tirrenico-nebroidea e non solo.

Si ringraziano l’amministrazione comunale di Raccuja, nella figura dell’assessore Francesco Pagana, e la Polizia Municipale per aver collaborato alla buona riuscita del progetto, permettendo l’installazione dei cartelli nelle strade con la maggiore densità di circolazione ciclistica urbana e sportiva. Invitiamo pertanto tutti i comuni – afferma il referente del gruppo territoriale – ad aderire all’iniziativa installando i cartelli.

Il progetto denominato ”Salvaciclisti-Dammi 1,5 mt”, ha lo scopo di tutelare gli utenti deboli della strada e al contempo esortare automobilisti e ciclisti al rispetto del codice della strada.

Il gruppo Nebrodi in Azione pubblicherà a stretto giro di posta un vademecum con l’obiettivo di diffondere una corretta educazione stradale ma soprattutto una sana e pacifica convivenza tra automobilisti e ciclisti”

Il promotore del progetto sottolinea che “I ciclisti devono rispettare alcune norme di comportamento per non incorrere in sanzioni o rischiare di mettere in pericolo la propria incolumità o quella delle altre persone che circolano sulla strada (art. 182 del codice della strada, attuato dall’art. 377 del relativo Regolamento, che regola la circolazione dei velocipedi). Inoltre gli Enti Locali e l’Anas – prosegue Falcone – hanno il dovere di pulire periodicamente il ciglio stradale (spesso e  volentieri risulta sporco o impraticabile per la presenza di vetro, rifiuti, erbacce, sterpaglie ecc) permettendo ai ciclisti di tenere la destra (articolo 143 del codice della strada, comma 2 ) evitando lo spostamento ”forzato” verso la parte centrale della carreggiata.

Erba alta e sicurezza stradale non possono andare d’accordo. L’incuria nella manutenzione del ciglio stradale – conclude Falcone – è un problema annoso: la politica deve dare risposte tangibili ai cittadini”.

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