I Carabinieri della compagnia di Caltagirone, in particolare della stazione di Grammichele, su disposizione della Procura della Repubblica di Caltagirone hanno fermato una donna di 45anni indagata per abbandono di incapace, con l’aggravante di averne causato la morte.
La donna è indiziata di aver abbandonato suo figlio di 14 anni, affetto da tetraparesi spastica e ritardo mentale grave e, dunque, persona incapace di provvedere a se stessa per malattia di mente e di corpo, di cui aveva la custodia esclusiva, in quanto il padre è deceduto. Da una prima ricostruzione, presumibilmente la donna lo ha lasciato esposto in maniera prolungata ai raggi del sole, fatto da cui ne è derivata la morte. E’ stata la stessa 45enne, sabato scorso, a chiamare il 112. I militari dell’Arma hanno trovato il corpo esanime del ragazzino in casa, sul letto. Dalle indagini svolte dai Carabinieri della compagnia di Caltagirone, sotto il coordinamento della Procura calatina, emergerebbe un gravissimo quadro indiziario nei confronti dell’indagata, desunto da diversi fattori.
La donna avrebbe anzitutto fornito versioni dei fatti contrastanti, a partire dalla chiamata al 112 e rese poi nel corso del sopralluogo degli investigatori, a cui si aggiungono gli svariati tentativi della stessa di fuggire (intento, peraltro, palesato agli stessi militari in occasione dell’intervento), ben conscia dei rischi a cui era esposta. La 45enne, infatti, annovera un precedente per abbandono di minori sempre a danno del figlio in concorso con il padre, – deceduto – del bambino. Inoltre, l’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale, che depone per una prolungata esposizione esterna del ragazzo, verosimilmente all’azione dei raggi solari, risulterebbe inconciliabile con la sede di ritrovamento della salma, tanto da far presupporre che il decesso sia da collocare almeno 36 ore prima dell’arrivo dei militari.