La cittadella fortificata entrerà a far parte del patrimonio della Regione. Lo ha comunicato il vicepresidente del governo Musumeci Gaetano Armao al sindaco Pippo Midili. E’ stato completato il negoziato con lo Stato per il trasferimento alla Regione del Castello e di altri immobili presenti all’interno di quell’area.
Regione e Comune potranno dunque avviare tutte quelle iniziative per valorizzare questo bene, che è monumento nazionale attraverso una progettualità che passa non solo dalla finanza regionale ma anche dai fondi strutturali e dalle risorse previste nel PNRR. Una straordinaria notizia per il sindaco Midili e da qui si apre un percorso nuovo per dar corso ad una progettualità che migliori l’offerta culturale dell’area; con i suoi 7 ettari di superficie rappresenta la cittadella fortificata più grande di Sicilia ed è uno dei complessi fortificati più significativi d’Europa. Una risorsa per troppo tempo sottovalutata che invece deve diventare volano della economia della Città del Capo. A questa notizia se ne aggiunge un’altra straordinaria: ieri sono stati recuperati al largo delle Egadi altri due rostri, di cui uno presenta una larghezza superiore a quella degli altri analoghi reperti finora individuati. I preziosi ritrovamenti in bronzo giacevano da oltre duemila anni nel sito sottomarino, teatro, nel 241 a. C., della celebre battaglia delle Isole Egadi che ha visto contrapposte le flotte di Roma e Cartagine.