La seduta consiliare del 3 settembre prossimo, che dovrebbe essere l’ultima dell’attuale mandato – usiamo il condizionale perché niente può essere escluso – avviene quando già si stanno delineando e non potrebbe essere altrimenti, i candidati a sindaco. La data del 10 ottobre si avvicina.
Oltre ai quattro già ufficializzati – Giuseppe Raneri, Anna Sidoti, Enzo Natoli e Fabrizio Trifilò, si avvicina la candidatura di altri due nomi: Gianluca Bonsignore e Giorgio Cangemi. Per il primo non resta che sciogliere la riserva, per il secondo è cosa fatta, dopo una serie di incontri, grazie ai quali si sono delineate specifiche posizioni, con la convergenza verso un nome che è stato da tempo tra i più caldi.
Ma ora in parallelo c’è quest’ultimo passaggio in aula, i cui effetti politici, in un modo o nell’altro, sono da segnalare, perché non potranno non rientrare nella campagna elettorale, dove quasi tutti – tra sindaco, amministratori e consiglieri – saranno della prossima partita. La Tari, il consuntivo, dissesto si, dissesto no e via discorrendo sono argomenti roventi e lo testimonia quanto già accaduto nella sedute precedenti.
In quella del 31 luglio l’esito della votazione fu impietoso: sette favorevoli e nove astensioni, punti bocciati; grazie alla riapertura dei termini disposta dalla Regione, ci sono state nuove fibrillazioni fino al 13 agosto, quando il consiglio comunale di Patti ha deciso di non decidere, rinviando a maggioranza tutti gli argomenti al 3 settembre; ora c’è la resa dei conti.