Se non si premerà forte sull’acceleratore sulle somministrazioni dei vaccini anti-Covid solo 90 comuni siciliani su 391 supereranno il target del 75% di vaccinati con almeno una dose entro la fine di settembre. Un ritardo da colmare in fretta e furia per la regione, visto il traguardo dell’80% indicato dal commissario Figliuolo per la stessa data.
L’isola prova ad inseguire, ma i numeri dell’ultimo report della Regione sulle somministrazioni sono impietosi. Nel report si calcola anche la “velocità di vaccinazione settimanale” e su questa si basano le previsioni per il periodo successivo. Così i comuni sono divisi in quattro categorie: quelli con bollino “verde”, che al ritmo attuale supereranno il target già a metà settembre, i “gialli”, che avranno bisogno di tre o quattro settimane, i “rossi”, in cui serviranno da cinque ad otto settimane ed infine i “neri”, dove all’attuale ritmo di vaccinazioni il fatidico 75% rischia di essere raggiunto non prima di otto settimane, vale a dire ad inizio novembre.
I centri da bollino nero sono ben 73 e la maggior parte sono concentrati nelle province di Messina e Catania. Molti piccoli paesi ma anche cittadine come Villafranca Tirrena, Adrano e Belpasso, e mete turistiche come Taormina, Giardini Naxos, Lipari e Santa Marina Salina e persino la stessa città di Messina, dove ai pochi vaccinati si aggiunge anche la richiesta di informazioni da parte del Garante della privacy al commissario Covid Alberto Firenze. “Il quale – si spiega in una nota – avrebbe consegnato ad alcuni sindaci la lista dei nominativi dei residenti sul loro territorio non ancora vaccinati”.
Messina dunque rimane la provincia siciliana con il più basso tasso di vaccinazioni: solo il 59,3% dei residenti nel messinese ha già completato il ciclo vaccinale, contro una media italiana del 72,4%, oltre il 13% in più.
Il comune di Fiumedinisi resta in coda a tutte le graduatorie regionali con il solo 35% di immunizzati, mentre altre roccaforti dei no vax sono Alì (ferma al 41%), e Castell’Umberto (46%, con le prime dosi in crescita, al 60%, segno di una recente accelerazione), poi Alì Terme, al 48%, mentre sotto il 50% c’è anche Tortorici (al 48%). La città di Messina, invece, ha una percentuale di immunizzati del 57%.