Mentre si resta in attesa che i gruppi politici presentino le liste dei candidati a sindaco e al consiglio comunale, è in qualche modo cambiata la legge elettorale, per cui è necessario avere le idee chiare, ma c’è ancora il tempo per approfondire tutto, anche per noi, per capire come si vota e quali sono le varianti.
La differenza più evidente rispetto al passato è che nei comuni inferiori a 15 mila aitanti non ci sarà il ballottaggio, ma questa evenienza è possibile se due candidati a sindaco ottengono lo stesso numero di voti. Per il resto è rimasto il voto disgiunto, per cui è possibile votare il consigliere di una lista ed il sindaco di un’altra lista. Le preferenze sono due solo se si tratta di un uomo e una donna, se si votano due candidati dello stesso sesso, il secondo viene annullato.
La ripartizione di seggi nei comuni inferiori a 15 mila abitanti – Patti e Capo d’Orlando per intenderci – è così: 11 vanno alla maggioranza e 5 all’opposizione, il sindaco secondo classificato e quattro componenti della sua lista. Se però una lista non collegata al sindaco vincente ottiene il 50% dei voti, sarà quest’ultima ad avere il maggior numero di seggi e cioè 10 ed il resto andrà alla lista collegata al sindaco che ha vinto le elezioni. Dunque il sindaco, in questo caso, non avrebbe la maggioranza. Lo stesso potrebbe capitare al sindaco secondo classificato, nel caso una lista superasse la sua, il primo andrebbe in consiglio, ma i quattro seggi andrebbero a beneficio della seconda.