Cinque giorni di sciopero del personale del Consorzio Autostrade Siciliane dal 1 al 5 ottobre. A proclamarli sono le organizzazioni sindacali di Filt CGIL, Fit CISL, UilTrasporti, Ugl e Sla. I nodi principali sono due: i problemi di sicurezza e la mancata applicazione del contratto nazionale autostrade e trafori per tutti i lavoratori dell’ente.
Da tempo era in piedi un confronto per arrivare pronti all’applicazione della disciplina economica e normativa spettante a seguito della natura economica dell’ente nei tempi previsti imposti dalla legge. Ma dopo un susseguirsi di incontri nel corso dei quali le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato le criticità e ribadito le proposte avanzate sono scaturiti, da parte datoriale, una serie di rinvii, legati anche ad adempimenti burocratici del CAS e della Regione derivanti dall’applicazione della legge e dalla stesura dello statuto dell’ente.
L’ultimi incontro, previsto per il 15 settembre, è stato rinviato a data da destinarsi senza alcuna risposta o spiegazione da parte del Consorzio.
Lo sciopero si articolerà secondo il seguente calendario e modalità:
· dal 1.10 al 5.10 PERSONALE TURNISTA 1° TURNO DALLE ORE 02:00 ALLE ORE 6:00
· dal 1.10 al 5.10 PERSONALE TURNISTA 2° TURNO DALLE ORE 10:00 ALLE ORE 14:00
· dal 1.10 al 5.10 PERSONALE TURNISTA 3° TURNO DALLE ORE 18:00 ALLE ORE 22:00
· dal 1.10 al 5.10 PERSONALE TURNISTA IN ORARIO SPEZZATO: ULTIME 4 ORE
· dal 1.10 al 5.10 PERSONALE AMMINISTRATIVO ULTIME 4 ORE DI SERVIZIO
Lo sciopero non riguarda tutti i lavoratori nel rispetto della legge sui servizi pubblici essenziali e non saranno interessati gli addetti alla sicurezza, gli addetti al recupero veicoli incidentati, gli addetti alla manutenzione impianti e sala radio.
«Il Cas – sottolineano i sindacati – riesce per balzare unicamente ai disonori della cronaca per la disorganizzazione gestionale, per i continui rilievi sulla sicurezza della rete avanzati dal Ministero e purtroppo per i tanti incidenti occorsi negli ultimi mesi – continuano i sindacati – ma non riesce a cambiare pelle visto che non si intravede alcun segnale di quell’auspicato rilancio che la trasformazione dell’ente avrebbe già dovuto comportare. Un ente in evidente stato confusionale dove a pagare le conseguenze sono utenti e lavoratori. Con la trasformazione in ente economico è d’obbligo l’applicazione ai 300 dipendenti del Contratto nazionale di settore Autostrade e Trafori 2019 e su questo fronte il Cas ad oggi è inadempiente – concludono i sindacati – con precise responsabilità per le violazioni reiterate sui diritti dei lavoratori per i quali si chiedono contestualmente garanzie su tutti i trattamenti economici e normativi acquisiti e maturati negli anni. Il Governo regionale batta un colpo per uscire dall’ impasse in cui si trova l’ente gestore delle autostrade siciliane».