Il comitato Aretè, che si batte per la tutela del “Barone Romeo” di Patti, rilancia ancora l’emergenza determinata dalla carenza di anestesisti all’ospedale pattese; se alcuni giorni fa ha puntato l’attenzione su queste figure, la cui assenza avrebbe determinato la chiusura delle sale operatorie, oggi ha evidenziato che, sempre per questa carenza, il funzionamento delle sale operatorie è solo per le emergenze.
Carmelina Lipari, presidente del comitato Aretè, ha segnalato questa criticità all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, al sindaco di Patti Gianluca Bonsignore, investito per la prima volta, in qualità di sindaco, su questioni attinenti l’ospedale e al procuratore della repubblica di Patti Angelo Cavallo, al quale il comitato ha già inviato un precedente esposto, di cui sono stati informati anche il direttore generale dell’Asp di Messina Bernardo Alagna, il direttore sanitario dell’Asp Domenico Sindoni e il direttore sanitario del “Barone Romeo” Francesco Catalfamo.
“Veniamo inoltre a conoscenza, ha proseguito il presidente Lipari, di una convenzione tra l’Asp di Messina ed il policlinico di Catania per sopperire a questa carenza, ma che non trova riscontro all’interno del presidio ospedaliero pattese. Qualora le nostre informazioni risultassero fondate, e vi garantiamo che lo sono, ci troveremmo di fronte ad una emergenza senza precedenti nella storia della città e di tutto il comprensorio. Si appalesa una gravissima interruzione di pubblico servizio, oltre che la chiusura sostanziale dell’ospedale di Patti.”
L’emergenza continua.