Nel ricordo dell’ultima recente alluvione e per fronteggiare al meglio il deflusso e lo smaltimento delle acque piovane, il comune di Terme Vigliatore realizzerà progetti con fondi del Ministero dell’Interno per oltre due milioni di euro.
Si riferiscono alle saie in pessimo stato di conservazione, che comportano lo sversamento di acqua, fango e detriti verso il centro abitato. Da qui le decisioni adottate dall’esecutivo di Bartolo Cipriano.
L’ingegnere Domenico Isgrò di Merì progetterà la regimentazione delle acque del versante est del promontorio sovrastante l’agglomerato urbano della strada statale 113 nei pressi del Ponte Termini; la relazione geologica sarà curata dal geologo Fortunato Perrone di Terme Vigliatore.
L’ingegnere Francesco Lo Presti di Barcellona progetterà la risagomatura e regimentazione delle acque della Saia Maceo, mentre la relazione geologica sarà a cura del geologo Carmelo Antonio Nicita di Messina.
Altro intervento per lo smaltimento delle acque è la risagomatura e regimentazione delle acque della Saia Mollerino; la progettazione sarà curata dalla “C&C Engineering srl” di Terme Vigliatore, mentre la relazione geologica dal geologo Francesco Pintaudi di Capo D’Orlando.
Ultimo intervento il consolidamento del muro di via Nazionale; la progettazione sarà affidata alla “C R Engineering and Architecture srl” di Terme Vigliatore, la relazione geologica al geologo Filippo Cappotto di Ficarra. Per questi ultimi incarichi si utilizzerà un contributo di oltre 100 mila euro concesso dai ministeri dell’interno, economia e finanze.