Avrebbe istigato e programmato il suicidio di un amico, tragedia che si è poi verificata su una spiaggia di Porto Empedocle il 25 agosto scorso. Per questo un minore è stato arrestato ieri dai militari della compagnia carabinieri di Caltanissetta.
Hanno dato esecuzione alla misura cautelare del collocamento in comunità per istigazione o aiuto al suicidio. E’ stato altresì denunciato per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico e per divulgazione per via telematica del medesimo materiale.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Palermo; le indagini sono state condotte dalla sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri sotto il coordinamento del procuratore della repubblica di Caltanissetta Claudia Caramanna e dei sostituti procuratori Paoletta Caltabellotta e Francesco Grassi. Si è accertato che il minore aveva consapevolmente assistito e supportato l’amico durante le fasi preparatorie ed esecutive del suicidio.
Le attività d’indagine svolte da settembre a oggi hanno permesso di accertare che il minore ha rafforzato il convincimento dell’amico a suicidarsi. Il suo apporto è consistito non solo nell’assoluta complicità e condivisione di tutto il piano di preparazione e di successiva esecuzione, ma anche dando consigli per impedire che le persone a lui più vicine potessero comprendere ciò che si accingeva a realizzare.
Durante la settimana tra il 18 e il 25 agosto 2021, il giovane si era recato a Roma per sostenere le prove concorsuali per l’accesso alla Polizia di Stato, carriera per la quale nutriva forti aspettative e alla quale aspirava più di ogni altra cosa, soprattutto in considerazione del fatto che si trattava dell’ultimo tentativo possibile per raggiunti limiti d’età. Dopo i primi esiti favorevoli delle prove sino a quel momento sostenute, il 23 agosto venne giudicato non idoneo e ha visto svanire la possibilità di coronare il suo sogno.
Inizialmente, su suggerimento di alcune persone a lui vicine, ha valutato l’ipotesi di proporre un ricorso, tuttavia dopo essersi reso conto dell’inutilità di una eventuale impugnativa, decideva di desistere. In questo contesto di delusione e frustrazione, ancora prima di fare rientro a Caltanissetta da Roma, ha maturato la volontà di suicidarsi (già velatamente avanzata in una serie di messaggi anche prima della partenza per il concorso), condividendola attraverso messaggi con l’amico minorenne.
I due se ne sono scambiati tanti, nei quali veniva programmata la realizzazione dell’evento che avrebbe visto partecipare attivamente anche il minorenne, decidendo il giorno e il luogo dell’ esecuzione e l’utilizzo dell’arma da fuoco. I due parlavano continuamente del comune intento di suicidarsi, ma in realtà, dalle indagini compiute, è risultato che solo il minorenne aveva queste intenzioni. Pochi minuti prima di compiere l’insano gesto, ha lasciato una serie di drammatici messaggi vocali con cui salutava alcuni amici e persone che gli erano state vicine, mentre il minorenne era lì con lui.
Dalle articolate indagini dei carabinieri della compagnia di Caltanissetta è emerso come il minore disponesse di un’ingente quantità di materiale pedopornografico sui telefoni cellulari e queste circostanze evidenziano ancor di più il profilo di personalità del giovane.