Solo 5 i nuovi casi covid segnalati a Messina nel bollettino del Ministero della Salute del 5 novembre. In provincia nella giornata di ieri si è registrato un lieve incremento dei ricoveri ospedalieri, che sono 50 in tutto, numero invariato nella giornata di sabato 6 novembre. 33 i ricoverati al Policlinico di Messina, con 5 persone in gravi condizioni in rianimazione; 13 i degenti al Papardo di cui 2 in terapia intensiva. Poi due i ricoverati sia al Cutroni Zodda di Barcellona che al Piemonte di Messina. Intanto si contano 3 nuovi casi covid nel comune di Gioiosa Marea e 5 a Santa Lucia del Mela, che portano a 12 gli attuali positivi nel comune. Calo della curva epidemiologica a Barcellona PG, dove passano da 45 a 35 i casi attuali. Segnalati, infine ieri due nuovi contagi a Torrenova: si tratta di due bambini che frequentano la scuola materna di via Meli e la scuola primaria.
Il primo cittadino torrenovese Salvatore Castrovinci ieri sera via social non ha lesinato critiche alla nuova gestione dell’emergenza covid a scuola. “Le nuove disposizioni prevedono che nelle classi con bambini superiori a 6 anni, nel caso di un solo positivo, i bambini della classe devono fare subito un tampone e nel caso in cui non risultino almeno 3 positivi i bambini possono continuare a frequentare la scuola.” Spiega il sindaco che evidenzia come in precedenza si sia considerato valido il tampone eseguito almeno dopo 6 giorni dal contatto, mettendo frattanto i contatti stretti in quarantena. Castrovinci chiede anche che fine abbiano fatto le Usca scolastiche, denunciando che “gli screening periodici, di fatto, non possono essere più eseguiti perché c’è un centellinamento dei tamponi”. Castrovinci lancia poi l’ultima stoccata “E’ vero bisogna convivere con il virus, ma i contatti stretti di un positivo devono essere isolati. Altrimenti, ditelo chiaramente che volete che il business continui.” E poi aggiunge “Avete anche deciso di eliminare i sindaci da ogni tipo di intervento, ma il testo unico conferisce ai sindaci il potere di autorità sanitaria locale che credetemi, se non si agisce con il buon senso, non potrà essere messa da parte.”