Non senza emozione per la possibilità di “rivedersi” ed incontrarsi dopo tanto tempo, l’Azione Cattolica della diocesi di Patti ha tenuto, nel “Palauxilium” di Sant’Agata Militello, l’assemblea sul tema “Fissi su di lui”.
Un’occasione per riflettere e dibattere insieme, alla presenza del presidente nazionale dell’Azione Cattolica Giuseppe Notarstefano, in una delle sue prime “uscite ufficiali” dopo l’elezione. Un’associazione che intende, come sempre, affrontare le sfide del tempo presente “con la perseveranza nella comunione – come evidenziato dal vescovo della diocesi di Patti, monsignor Guglielmo Giombanco, nella sua riflessione durante il momento di preghiera – che caratterizzava le prime comunità cristiane.
Da sempre è stato questo lo spirito dell’Azione Cattolica”. Un’associazione impegnata a “leggere la storia” coniugando i tre verbi degli Orientamenti triennali, come ribadito dall’assistente generale diocesano monsignor Giovanni Orlando: “Contemplare, sperare, prendersi cura”. Il presidente diocesano Alessandro Princiotta, dopo aver sintetizzato l’attività dell’associazione nella Chiesa locale, ha sottolineato: “Come Azione Cattolica siamo chiamati ad essere in prima linea nel cammino sinodale; per fare questo, dobbiamo interrogarci sul nostro essere AC e prendere in mano le nostre associazioni parrocchiali”.
In tale ottica, ha “consegnato” alcune domande: “Che dobbiamo fare? Crediamo ancora all’AC? Vogliamo farci prendere dallo sconforto? Per chi siamo? Quale AC vogliamo essere? Dove dobbiamo andare?” Un’associazione capace di “andare vanti” pure durante la
pandemia: “Non ci siamo fermati – ha evidenziato il presidente nazionale Giuseppe Notarstefano -; l’amicizia, che attraversa la storia dell’associazione, converge nel
cammino ecclesiale. L’ascolto è fare spazio all’altro, farlo sentire a casa propria; esso è necessario per capire i passi da fare e per vedere se siamo nella giusta direzione”.
Notarstefano ha, quindi, spiegato come gli Orientamenti guideranno l’Azione Cattolica, nello spirito del cammino sinodale: “La cura e la promozione associativa; la comunicazione e la cultura; la sostenibilità”. “In questo –ha concluso – dobbiamo assumere lo stile agile del
pellegrino, che cammina con la fiducia che il Signore ci cammina davanti”.