La Cassazione ha confermato sentenza di condanna per l’On. Nino Germanà, per il reato di diffamazione aggravata.
La vicenda risale alle elezioni comunali tenutesi a Brolo nel 2014. Nino Germanà che all’epoca appoggiava la candidatura a Sindaco della cognata Irene Ricciardello, poi eletta, ebbe ad urlare all’indirizzo dell’altro candidato sindaco, Mimmo Magistro, che stava comiziando e a tutti i componenti della lista che lo sostenevano, frasi ingiuriose e diffamatorie.
Riprese anche sui social. Su denuncia dell’ avvocato Magistro e dei componenti la lista che lo sostenevano, Germanà venne tratto a giudizio dal Tribunale di Patti e condannato una prima volta nel febbraio del 2019.
Germanà impugnò quel giudizio ma la Corte rigettò l’appello confermandone la condanna che viene definitivamente sancita dalla Suprema Corte di Cassazione con Sentenza dell’11 novembre scorso.
I Giudici, oltre a rigettare il ricorso del Germanà, dichiarandolo totalmente inammissibile, lo hanno condannato alle ulteriori spese legali per il giudizio di legittimità a favore delle parti offese costituite per oltre € 20.000,00. Germanà è stato difeso dall’avvocato Massimiliano Fabio.
Le parti costituite, sono state rappresentate, dagli avvocati Sabrina Ligato, Rosa Saturno, Fonti Castelbonesi, Rosario Condipodero, Antonella Sicilia del Foro di Patti e Marco Franco del Foro di Roma.