lunedì, Novembre 25, 2024

Messina, il dramma dei migranti della “Geo Barents”. 10 le salme a bordo

geobarents

Sono in fase di completamento le operazioni di sbarco a Messina dei 186 migranti, tra i quali 40 minori e dei dieci cadaveri recuperati su un barcone soccorso a circa 30 miglia dalle coste della Libia dalla «Geo Barents», la nave di Medici senza frontiere. La più piccola è una bambina di appena 10 mesi. Diversi i Paesi di provenienza: Guinea, Nigeria, Costa d’Avorio, Somalia e Siria.

“Il complesso ma efficiente dispositivo di soccorso messo a punto dalla Prefettura e che vede la collaborazione non solo delle Forze de11’Ordine e del Comune di Messina ma anche delle Strutture Sanitarie e di Volontariato e delle Autorità marittime, dovrà far fronte non solo all’accoglienza in sicurezza dei superstiti, anche sotto il profilo sanitario, ma altresì al pietoso compito del trasbordo delle salme», informa con una nota la prefettura messinese guidata da Cosima Di Stani. Dopo le prime cure, i migranti, vengono in queste ore fotosegnalati e rifocillati con cestini di alimenti forniti dal Comune di Messina”.

“I minori, in serata, sono stati trasferiti a bordo di due pullman presso una struttura di accoglienza di Brindisi” continua la nota. “Gli adulti, in nottata, verranno imbarcati sulla nave quarantena “Allegra”, dalla quale, sempre in nottata, saranno prima fatti sbarcare 136 migranti di varie nazionalità che hanno appena completato il periodo di quarantena e che verranno trasferiti in Centri di Accoglienza Straordinaria ubicati in Provincia di Agrigento (80 persone), nella Regione Abruzzo (29 migranti) e Umbria (25). Il sistema di accoglienza vede coinvolti Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Vigili del fuoco, Autorità Portuale, Comune di Messina, Asp, Usmaf, 118, Cri, Protezione Civile comunale e provinciale ed associazioni di volontariato.”

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