Violazione delle garanzie difensive e da qui l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Così ha deciso il giudice monocratico del tribunale di Patti Giovanna Ceccon nei confronti di un ventottenne di Rocca di Capri Leone difeso dall’avvocato Nunziatina Armeli.
Per fatti accaduti a Rocca di Capri Leone il 22 gennaio 2016, si contestava la detenzione di 53 grammi di marijuana, sostanza stupefacente che era stata nascosta dietro la spalliera dell’auto condotta dall’uomo. Il pm, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna a 9 mesi di reclusione e 1500 euro di multa.
Durante le indagini la procura della repubblica di Patti aveva fatto eseguire una consulenza presso il Ris di Messina, da cui era emerso che il principio attivo era pari a 4 grammi e le dosi medie singole 160. L’avvocato Armeli ha rilevato però che non si sarebbe potuta utilizzare questa prova ai fini del processo, perché l’imputato non fu avvisato dell’inizio delle operazioni presso il Ris e della facoltà di nominare un consulente tecnico di parte, in violazione delle garanzie difensive. Il giudice ha accolto la censura sollevata dal legale e ha mandato assolto l’imputato con formula piena.