Sono stati realizzati dai torrenovesi Alessio, Carmelo e Gaetano Cicirello i due esemplari di scarpa rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, che riportano un mazzo di rose rosse e un cartello con il 1522, il numero a cui gratuitamente 24 ore su 24 rispondono le operatrici specializzate per le richieste di aiuto e sostegno alle vittime di violenza e stalking.
Una delle due opere, su iniziativa di Forza Italia Azzurro Donna, è stata installata all’ingresso del Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca a Messina, con una cerimonia che si è tenuta ieri, in occasione della giornata internazionale per la lotta alla violenza sulle donne, a cui è seguito un dibattito sulla “Sicurezza urbana e contrasto alla violenza per una città a misura di donna”. L’opera rimarrà in esposizione permanente a Palazzo Zanca.
Oggi, invece, la seconda opera è stata installata, sempre su iniziativa delle “azzurrine”, a Palazzo D’Amico a Milazzo. Qui la scarpa rossa rimarrà in esposizione fino al prossimo 15 dicembre, poi verrà restituita alla comunità di Torrenova, affinché possa essere collocata in un luogo rappresentativo ed accessibile a tutte le donne. Tantissime le ore di lavoro dedicate dai due fratelli Cicirello, Alessio e Carmelo e da loro padre Gaetano alla realizzazione dei due manufatti, nel loro cantiere nautico di Sant’Agata Militello.
“Credo che si possa fare ancora molto contro la violenza di genere. 1 donna su 3 subisce violenza nel corso della propria vita. Il 38% di tali femminicidi sono compiuti dai partner. Un dato che pesa quanto un macigno.” Ha detto la deputata regionale di Forza Italia Berndardette Grasso.
“L’emancipazione da tale forma di violenza passa da una consapevolezza del problema, e dunque da una netta presa di posizione a livello istituzionale e sociale.”
“È on line l’avviso dell’Agenzia per la coesione territoriale che mette a disposizione 250 mln di euro da destinare a progetti che mirano anche alla valorizzazione di centri antiviolenza per donne e bambini, case rifugio o asili nido e micronidi.” Ha aggiunto la Grasso.
“Oggi più di ieri abbiamo strumenti per combattere l’indifferenza. Il resto deve farlo un rinnovamento culturale che parte dalla famiglia. La partita si gioca e si vince sul piano della prevenzione.”