Il crollo del lungomare di Sant’Agata Militello era ampiamente annunciato; ed è stato previsto anche nel corso di un convegno svoltosi appena 15 giorni prima a Sant’Agata di Militello, che il muro del parcheggio “Peppino Impastato” sarebbe crollato.
E’ il commento di Enzo Bontempo, responsabile dell’osservatorio sull’erosione delle spiagge per Legambiente Nebrodi, evidenziando come la causa dell’erosione dipenda dal deficit di alimentazione per effetto del blocco dei sedimenti in transito esercitato dal molo di sopraflutto del porto. La soluzione più semplice, economica e sostenibile nel tempo, è quella indicata da tutti gli esperti intervenuti al convegno di studi organizzato da Legambiente e da Officina Democratica, e perfino nel progetto delle opere portuali: far transitare la sabbia verso est, o con by pass meccanico o, semplicemente, spostandola con mezzi meccanici.
“Ma in quest’isola, si sa, le cose semplici non si fanno e si ripiega sempre sugli interventi di difesa, più impattanti e più costosi. Anche a Sant’Agata di Militello è andata cosi. Invece di alimentare la spiaggia con l’enorme accumulo fermato dal molo di sopra flutto, si è speso tanto, troppo, per ricostruire il primo muro crollato. Quel muro che, riflettendo le onde, ha favorito lo spostamento dell’erosione verso est. E’ tempo di cambiare e di fare un esame di realtà.”
Per Bontempo se la causa dell’erosione è stata individuata è su quella che bisogna agire; continuare a sprecare risorse in opere dannose non è tollerabile. “La politica e l’amministrazione non possono limitarsi a richiedere e vantare meriti per i finanziamenti ottenuti; devono entrare nel merito ed indirizzare le scelte progettuali verso la sostenibilità degli interventi e la tutela della spiaggia che un bene comune.”