Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Siracusa, su disposizione della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento urgente di perquisizione e sequestro nei confronti di 11 soggetti per impedire la distrazione di beni da parte di una società operante nel settore della grande distribuzione alimentare.
Le operazioni, eseguite dai militari del Gruppo di Siracusa, diretti dal Cap. Giovanni Statello, rientrano nel più ampio dispositivo di controllo economico – finanziario del territorio ordinato dal Comandante Provinciale di Siracusa, Colonnello Lucio Vaccaro.
Nel corso delle attività, i Finanzieri hanno portato alla luce fatti di bancarotta fraudolenta ad opera di una società riconducibile a un noto gruppo imprenditoriale a carattere familiare.
Le investigazioni sono partite dal fallimento della società che gestiva i quattro supermercati nel capoluogo aretuseo: dalla preliminare attività emergevano criticità e alert sulle condotte distrattive dei soci e dei loro familiari, i quali avevano asportato un ingente quantitativo di merce e denaro contante.
L’intervento immediato delle Fiamme Gialle aretusee, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siracusa, ha consentito di sequestrare – presso le abitazioni private dei soci e dei loro familiari – oltre 130 mila euro in contanti nonché veri e propri depositi di merce distratta dai supermercati.
Oltre al denaro contante, i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza a tutela delle pretese dei creditori e del credito erariale consistono in bancali di acqua, pasta, pannolini, prodotti a lunga conservazione nonché pandori, panettoni e bottiglie di liquori di vario genere.
L’azione fulminea del Corpo ha, dunque, consentito di recuperare merce e denaro che contribuiranno a sanare le pretese dei creditori della società fatta fallire illegalmente.
Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per cercare di individuare ulteriori condotte distrattive di asset patrimoniali.
L’operazione di servizio rientra in un più ampio piano di contrasto alle forme di illegalità che danneggiano l’imprenditoria onesta alterando, per il soddisfacimento di interessi personali, le regole del sistema produttivo.