Violenza sessuale e stalking nei confronti della giovane ex fidanzata. Questa la pesantissima accusa nei confronti di un 23enne residente in un comune che ricade sotto la giurisdizione della compagnia dei carabinieri di Sant’Agata di Militello. I militari dell’Arma hanno dato esecuzione, lo scorso 7 dicembre alla misura cautelare dell’arresto in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Sidoti su richiesta del PM Luca Gorgone.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, i fatti risalirebbero alla scorsa estate, quando la giovane, che aveva intrattenuto una relazione con l’indagato, l’avrebbe interrotta e il ragazzo non avrebbe accettato la sua decisione. Per questo avrebbe iniziato a vessarla, con telefonate e minacce continue, tanto da indurre la ragazza a denunciare i fatti ai carabinieri. Immediate sono scattate le procedure di “codice rosso”. Durante la delicata fase di indagine la giovane, ascoltata dagli inquirenti, avrebbe raccontato un episodio di violenza sessuale, avvenuto mentre si trovava in un altro comune.
All’esito delle indagini, coordinate dal Procuratore Capo di Barcellona P.G. Emanuele Crescenti, è stata chiesta ed ottenuta la misura cautelare dell’arresto in carcere. Dopo le formalità di rito il 23enne è stato condotto nel carcere Piazza Lanza di Catania. Questa mattina si è svolta l’udienza di convalida e l’interrogatorio di garanzia. Il ragazzo difeso dall’avvocato Benedetto Ricciardi del foro di Patti, respinge ogni addebito. La difesa ha chiesto la revoca della misura cautelare in carcere e in subordine, la sostituzione della misura dell’arresto con il divieto di avvicinamento alla vittima. Si attende ora l’esito dell’udienza, che arriverà nei prossimi giorni.