In merito al Consiglio comunale di S. Agata di Militello del 18.12.2021, i consiglieri comunali di opposizione Puleo, Vitale, Brancatelli e Starvaggi comunicano con una nota che “la votazione di ieri, avente ad oggetto il piano triennale delle opere pubbliche (che includeva il project financing del cimitero), atto propedeutico al bilancio di previsione 2021-2023, è stato approvato con 8 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, mentre sono stati 6 i voti contrari da parte dei consiglieri indipendenti e di opposizione.
Con la presente nota si vuole precisare che la scelta del consigliere di minoranza Nunziatina Starvaggi di abbandonare l’aula consiliare (seguita in un secondo momento dal consigliere Vitale) e non partecipare alla votazione del Piano Triennale delle OOPP è stata determinata dalla comunicazione della Nota di Diffida n. prot._39162 del 16/12/2021, con la quale il Commissario ad acta, nominato al fine di curare gli adempimenti relativi all’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2021/2023, ha diffidato i consiglieri comunali alla votazione del bilancio e degli atti propedeutici e connessi pena lo scioglimento del consiglio comunale.
Infatti con la predetta nota di diffida, comunicata giorno 16, i consiglieri comunali sono stati diffidati a procedere all’approvazione del Bilancio di previsione 2021/2023 e degli atti propedeutici e quindi nel consiglio comunale del 17-18/12/2021 (peraltro convocato con i caratteri dell’urgenza, nonostante mancassero i presupposti richiesti dalla legge) e non oltre il 27 dicembre 2021. Con l’indicazione che, decorso infruttuosamente tale termine, il Commissario avrebbe provveduto in via sostitutiva ad approvare il bilancio ed i relativi allegati e avrebbe dato avvio al procedimento di scioglimento del consiglio.
I consiglieri di minoranza, ritenuto che i toni ed i tempi perentori del Commissario non fossero conformi alla normativa citata e lesivi di prerogative dei consiglieri comunali, prontamente, hanno inviato una nota al Commissario dott. Giovanni Cocco, al fine di caducare la diffida notificata in relazione al consiglio comunale del 17/12/2021, in modo da procedere secondo quanto previsto dall’art. 3 e/o art. 5 del decreto di nomina, applicabili alla fattispecie in esame e che avrebbero evitato la spada di Damocle dello scioglimento.
Si ritiene che la diffida, per come formulata, e la mancata revoca in autotutela della stessa, così come da noi richiesto, si pone in palese contrasto con l’art. 120 della Cost.
In sintesi, si ribadisce che le ragioni espresse in aula circa la scelta di non partecipare al voto nella seduta consiliare, nel corso della quale sono state ricordate le criticità dell’opera oggetto della controversia (progetto relativo al cimitero, limitato all’ampliamento e non alla sistemazione del vecchio cimitero, con esclusivo monopolio della gestione della vendita dei loculi, peraltro con incremento dei costi per i cittadini e possibilità di ulteriori aumenti delle tariffe da parte dell’impresa al fine di assicurarle il profitto – e quindi con esclusione del rischio di impresa a carico dei privati- viziato anche nel procedimento e pertanto oggetto di denuncia alla Procura della Repubblica) ed è stato chiarito che la scelta di non partecipare al voto è stata determinata da un errato utilizzo della normativa citata dal Commissario ad acta.
Per cui è stato già predisposto un accesso agli atti al fine di verificare quali siano state le interlocuzioni tra gli uffici, l’amministrazione e l’Assessorato, nonché ulteriori approfondimenti che possano chiarire cosa possa avere determinato il brutto consiglio comunale di ieri.
Le posizioni giuridiche e le prerogative dei consiglieri saranno tutelate in tutte le sedi, anche penali e sarà valutata l’opportunità di impugnare davanti al giudice amministrativo la diffida, la delibera del piano triennale e gli atti precedenti e successivi.
Tanto per amore di Giustizia e nell’esclusivo interesse dei cittadini!”