Nonostante risultassero in servizio, erano intenti a fare tutt’altro: lavori domestici, giocare a calcetto, a fare la spesa o in spiaggia. Per questo tre militari della Guardia di Finanza di Patti, in servizio presso il palazzo di Giustizia pattese, sono indagati per truffa aggravata.
Diversi gli episodi documentati dai colleghi della tenenza di Patti e da quelli di Milazzo, che li hanno monitorati per 4 mesi, da maggio a settembre.
Nei loro confronti nei giorni scorsi è stato notificato il provvedimento di conclusione delle indagini da parte della Procura della Repubblica pattese, diretta dal procuratore capo Angelo Cavallo, con le ipotesi di reato di truffa e falso.
I tre militari, secondo l’accusa, avrebbero attestato falsamente di essere al lavoro, mentre in realtà sbrigavano le loro faccende private.
Tutto è scaturito da alcune conversazioni ascoltate dai colleghi di Patti nell’ambito di un’altra attività investigativa già in corso. Da qui, tramite intercettazioni ambientali e l’utilizzo dei dispositivi di geolocalizzazione, i militari sono riusciti a monitorare gli spostamenti dei colleghi, arrivando così a formulare l’accusa di assenteismo.