venerdì, Novembre 22, 2024

Covid, altri 42 Comuni siciliani in “zona arancione” sino al 19 gennaio

zona arancione

In Sicilia sono altri 42 i Comuni dichiarati “zona arancione” da domenica, 9 gennaio, fino a mercoledì 19 gennaio compreso. Lo prevede l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus nei territori coinvolti.

Le misure restrittive anti-Covid saranno in vigore nei seguenti territori:

nella provincia di Agrigento: Canicattì e Palma di Montechiaro;

nella provincia di Caltanissetta: il Comune di Caltanissetta e Gela;

nella provincia di Enna: ad Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa;

nella provincia di Messina: Capizzi;

nella provincia di Siracusa: ad Augusta, Avola, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino.

La “zona arancione” è attualmente in vigore fino al 12 gennaio anche in altri quattro Comuni:

Caronia e Santa Lucia del Mela nel Messinese; Ribera nell’Agrigentino;  Gravina nel Catanese.

L’ordinanza ha inoltre disposto che, esclusivamente nei territori dichiarati “zona rossa” o “arancione” e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica, previo parere tecnico-sanitario obbligatorio e conforme dell’Asp territorialmente competente, il sindaco può adottare provvedimenti di sospensione, totale o parziale, delle attività didattiche, con conseguente adozione della Didattica a distanza, secondo i protocolli in vigore, per un periodo non superiore a dieci giorni.

Per tutte le informazioni in merito alle misure previste in “zona arancione” è possibile consultare le Faq  diffuse dal ministero della Salute.

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