sabato, Novembre 23, 2024

Consolidamento del territorio, ci sono 450 milioni di euro a disposizione dei comuni

Alessio Villarosa
Alessio Villarosa

Ci sono 450 milioni di euro a disposizione dei comuni. Si tratta di fondi che, con
la Legge di Bilancio 2019, il Governo di Giuseppe Conte, per favorire gli investimenti, aveva deciso di assegnare ai comuni dei contributi per opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.

Lo ha comunicato il deputato nazionale Alessio Villarosa, ribadendo come l’8 gennaio scorso siano state definite le modalità di presentazione dell’istanza per l’annualità 2022 che prevede un limite complessivo di contributi per 450 milioni di euro.

Entro il 15 febbraio i comuni dovranno presentare un progetto valido che possa essere ammesso e finanziato e già l’anno scorso diversi comuni della provincia di Messina sono rientrati nelle graduatorie che hanno visto oltre 3 miliardi e mezzo di euro messi a disposizione dal Governo Conte, per progetti e interventi.

Su ventisette comuni finanziati nel 2021 oltre venti enti hanno presentato progetti che riguardavano interventi per il dissesto idrogeologico: Acquedolci, Floresta, San Pier Niceto, Sant’Angelo di Brolo, Novara di Sicilia, Leni, Roccafiorita, Terme Vigliatore, Alcara Li Fusi, Mazzarrà S.Andrea, Pace del Mela, Patti, Pirano, Rometta, San Filippo del Mela e Sant’Agata di Militello hanno già usufruito di queste importanti risorse.

“Ritengo sia fondamentale che il nuovo contributo venga richiesto correttamente da tutti gli enti che non sono riusciti a partecipare al bando dell’anno scorso, ha spiegato Villarosa.
Abbiamo inviato con la collega Antonella Papiro, una missiva a tutti gli enti locali affinché possano attivarsi nella presentazione dei progetti che, per ordine di priorità, devono riguardare la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, la messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti e la messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà comunale.”

I comuni potranno presentare richieste di finanziamento per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali o per l’aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana ma anche per la manutenzione straordinarie, compresa la demolizione di strade, ponti o viadotti.

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