La Corte d’Appello di Messina, presidente Sagone, a latere Arena e Grimaldi, ha confermato la sentenza di primo grado con la quale il Tribunale di Patti, il 30 novembre 2020, ha condannato Agostino Galati, 52 anni, a 12 anni di reclusione per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione.
Avrebbe colpito Fabiano Calanna con una leva di ferro. Inoltre l’imputato è stato condannato al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 20 mila euro e al risarcimento danni da liquidarsi in separata sede a Fabiano Calanna, costituitosi parte civile con l’avvocato Alessandro Nespola.
I fatti contestati sono accaduti a Capo d’Orlando il 4 ottobre 2014. E’ stato pertanto rigettato l’appello proposto dagli avvocati Alberto Gullino e Maria Giovanna Gorgone, difensori dell’imputato; in attesa di leggere le motivazioni del verdetto di secondo grado – sono stati previsti 90 giorni, i due legali hanno preannunciato ricorso in Cassazione; nel corso del processo d’appello, hanno ribadito quanto già detto in primo grado e cioè che non c’era la prova dei fatti contestati, non c’era il pericolo di vita, non è stata trovata l’arma e poi non c’era compatibilità delle ferite con la leva metallica da gommista che sarebbe stata usata per l’aggressione. Si sarebbe trattato di lesioni leggere e dunque ferite lievi.