Sono trascorsi dieci anni dal 21 gennaio del 2012, il giorno in cui, dopo una lunga malattia, moriva Vincenzo Consolo, l’ultimo della triade di scrittori, con Gesualdo Bufalino e Leonardo Sciascia, entrati a far parte della letteratura europea del Novecento.
Epistolari, manoscritti, articoli per riviste e quotidiani, reportage, ricerche, appunti di lavoro e documenti legati all’attività di lettore di professione: questo, in estrema sintesi, l’archivio del romanziere e giornalista di Sant’Agata Militello Vincenzo Consolo, sul quale si sono accesi i riflettori in occasione del decennale della morte.
Così sono state e saranno diverse le iniziative in tutta Italia. Da lunedì 24 a mercoledì 26 gennaio l’Università di Catania dedicherà a Consolo tre giornate, in cui sarà fitto il programma di eventi tra incontri, proiezioni e performance, mentre la società di produzione Arapàn, l’associazione “Amici di Vincenzo Consolo” e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori dedicheranno all’autore di “Lunaria” un intero mese, con dieci appuntamenti spalmati tra il 21 gennaio e il 18 febbraio da Nord a Sud.
Ieri il ricordo a Capo d’Orlando, allo spazio “Loc”, con la presentazione di un saggio scritto a più mani.