Da ieri, martedì 1 febbraio, il green pass base (quello ottenibile anche con il tampone negativo) serve anche per entrare nei negozi che non vendono beni essenziali e negli uffici pubblici. Per parrucchieri, barbieri ed estetisti serviva già dal 20 gennaio, mentre dal primo febbraio è necessario esserne in possesso anche per entrare in tabaccheria e in edicola, alle poste e in banca, nei negozi di abbigliamento, giocattoli e cosmetici.
Dunque per usufruire di tutti i servizi ritenuti non essenziali servirà essere vaccinati o guariti dal Covid, oppure aver effettuato un tampone rapido nelle 48 ore precedenti.
In questa tipologia di negozi, però – contrariamente a quanto avviene nei luoghi dove è necessario essere in possesso di green pass rafforzato, ad esempio bar e ristoranti, cinema, teatri e palestre e dove le verifiche devono continuare necessariamente ad essere effettuate all’ingresso – i controlli possono anche essere effettuati a campione, successivamente all’ingresso dei clienti nei locali. E sono solo i clienti, in questo caso, a rischiare sanzioni: in caso di verifica da parte delle forze dell’ordine, il cliente sorpreso in un negozio senza Green pass rischia una sanzione tra i 400 e 1.000 euro.
Si potrà continuare ad entrare senza green pass solo negli esercizi che soddisfano le esigenze essenziali: supermercati, alimentari e mercati rionali, farmacie e parafarmacie, distributori di benzina, negozi di ottica e articoli medicali e ortopedici, negozi per animali domestici e negozi di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.