sabato, Novembre 23, 2024

Mistretta – Operazione “Concussio”, fissata al 10 marzo l’udienza in Cassazione

cassazione roma

E’ stata fissata per il 10 marzo 2022, alle ore 10, presso la seconda sezione della Corte di Cassazione l’udienza pubblica per la decisione sul procedimento proposto contro la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Messina il 17 maggio 2021 nel processo scaturito dall’inchiesta giudiziaria della DDA messinese denominata “Concussio”.

L’indagine verteva su presunte richieste di pizzo mentre era in corso la gara, indetta dal Comune di Mistretta, per i lavori di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico contemporaneo delle opere di Fiumara d’Arte e nell’aprile del 2018, aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Messina. 9 le persone rinviate a giudizio.

La corte d’appello di Messina aveva ribaltato quanto deciso dai giudici di primo grado nei confronti dell’ex consigliere comunale di Mistretta Vincenzo Tamburello, assolto in primo grado per non aver commesso il fatto, condannando l’ex commercialista amastratino a tre anni di reclusione e duemila e 100 euro di multa, insieme a Pino Lo Re e Isabella Di Bella, per il reato di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso, l’interdizione per anni 5 dai pubblici uffici e al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite.

Oltre a ribaltare la sentenza di assoluzione nei confronti di Vincenzo Tamburello, in appello sono state confermate le condanne inflitte in primo grado a Pino Lo Re – 7 anni e 6 mesi di reclusione e pagamento di 2.500 euro di multa – e ad Isabella Di Bella – 3 anni di reclusione e pagamento di 2.100 euro di multa.

Per gli altri sei imputati, accusati di trasferimento fraudolento di valori in concorso con Pino Lo Re, i giudici di appello avevano confermato le condanne a 2 anni e 2 mesi per Mario Bonelli e 2 anni per Giuseppe Belvedere. Ridotta invece la condanna da 2 a 1 anno e 8 mesi per Dimitrina Dimitrova, Florian Florea e per Dimona Dimitrova Gueorguieva, pena sospesa e per Annamaria Hristache, condannata in primo grado a 2 anni e 4 mesi, condanna ridotta a 2 anni di reclusione e pena sospesa.

 

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