Siamo disperati e nella totale indifferenza delle istituzioni ci rivolgiamo a lei, perchè si attivi con un tavolo di confronto utile a risolvere la nostra vertenza.
Dipendenti ed ex dipendenti della Sicem si sono rivolti al Prefetto di Messina Cosima Di Stani, per evidenziare la tragicità della loro situazione con stipendi arretrati non corrisposti; abbandonati e rimpallati da chi dovrebbe tutelarli – così hanno scritto in una nota – hanno preso i loro striscioni e questa mattina si sono sistemati davanti alla sede della Prefettura, dopo aver già manifestato davanti ai cancella della Raffineria di Milazzo.
L’11 gennaio scorso sindacati e Raffineria avevano siglato un accordo perché venissero pagate le spettanze arretrate; un accordo che i lavoratori considerano discriminatorio, perché la Raffineria avrebbe potuto pagare le prestazioni dirette svolte dal personale Sicem all’interno dell’impianto, lasciando inalterati circa l’80% degli stipendi.
Ci sono le somme contabilizzate da Sicem e ferme all’interno della Raffineria, hanno evidenziato ancora le maestranze, che possono essere utilizzate per pagare in tutto o in parte gli arretrati. Sono poi finite nel vuoto le richieste, perché si facesse un tavolo in prefettura con i comuni e la Raffineria, dopo la pec inviata dalla Sicem; a questo punto, tra la disperazione più totale, la loro e delle loro famiglie, hanno chiesto l’aiuto del Prefetto, pronti ad attuare altre forme di protesta e alla mobilitazione.
Questa mattina una delegazione della Sicem è stata accolta dal Prefetto Di Stani, che ha dato piena disponibilità ai lavoratori per quanto di sua competenza in questa situazione.
Il movimento dei lavoratori autonomi si riunirà in serata per definire le successive azioni da intraprendere nei prossimi giorni.