Il comune di Terme Vigliatore ha presentato opposizione all’atto di ingiunzione di oltre un milione di euro prospettato dal comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Da qui il comune del Longano si costituirà in giudizio al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto e sarà rappresentato dall’avvocato Nicola Verderico.
Il contraddittorio si riferisce al pagamento della tariffa di depurazione per il trattamento dei reflui convogliati verso l’impianto di contrada Cantoni, a seguito della convenzione stipulata tra i due comuni il 31 maggio 2005. La richiesta del pagamento riguarda i sei bimestri del 2019 e del 2020 e ai primi due bimestri del 2021.
A parere del comune di Terme Vigliatore, che ha contestato gli importi delle fatture, essi appaiono raddoppiati rispetto alle fatture degli anni pregressi, a parità di periodo preso in considerazione, senza che ne sia stata comunicata la motivazione da parte del comune del Longano.
In un altro contraddittorio il comune di Mazzarrà Sant’Andrea presenterà ricorso al Cga, dopo che il Tar di Palermo ha respinto l’istanza presentata dalla culla dei vivai, con la quale chiedeva di stoppare il versamento di oltre 1.300.000 euro.
Si tratta di somme anticipate dalla Regione per far fronte alla grave situazione igienico-sanitaria dell’impianto dei rifiuti di contrada Zuppà; furono necessarie per la ricostruzione parziale del capping e per evitare la tracimazione di percolato. L’amministrazione di Carmelo Pietrafitta, che, anche per il Cga, ha conferito l’incarico all’avvocato Oreste Puglisi, ritiene che il decreto abbia individuato in modo chiaro, quale proprietario dell’ex discarica, la “Tirrenoambiente spa” e che quindi la Regione non può rivalersi sul comune.
Il sindaco del centro dei vivai ha evidenziato l’impossibilità per il suo comune, che è anche in dissesto, di pagare quelle somme.