La cenere vulcanica caduta nella notte di ieri nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disagi e disservizi alla circolazione ferroviaria tra le stazioni di Acquedolci-S. Fratello e Capo d’Orlando-Naso. La denuncia arriva dal comitato pendolari siciliani-Ciufer, che ha rappresentato come i disagi maggiori si siano verificati tra le stazioni di S. Marco d’Alunzio-Torrenova e Zappulla non essendo stato possibile nell’immediato poter recuperare i bus sostitutivi per assicurare celermente i vari collegamenti verso Messina e Palermo essendo stati soppressi i primi treni del mattino e precisamente il Rv5350 da S. Stefano Camastra-Mistretta a Messina e il Rv5351da Capo d’Orlando a Palermo.
Alla base dell’interruzione del servizio, sembra ci sia un guasto alla linea aerea nella stazione di S. Agata Miltello con uno dei primi treni regionali, che partono in direzione Palermo e Messina: al momento dell’apertura del pantografo, carico di cenere vulcanica umida, sembra possa essersi generato una sorta di corto circuito che ha fatto saltare la linea aerea elettrica, paralizzando la circolazione ferroviaria.
“Grazie al tempestivo intervento del collega, il quale si occupa dei pendolari della relazione ferroviaria Messina-Palermo, in attesa di prendere il treno R12852 alla stazione di S. Marco d’Alunzio, avendo preso contezza dagli annunci dei problemi alla circolazione, prontamente allertava i dirigenti di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana.” scrive in una nota Giosuè Malaponti Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer. “Vista l’ora, all’incirca le 5/5.30 del mattino, è stato sicuramente difficile reperire nell’immediatezza i bus sostitutivi al treno, così come previsto dal contratto di servizio.” Nell’attesa che venissero reperiti i bus sostitutivi intanto, venivano soppressi i 16 treni regionali, con un bilancio di una giornata di disagi per i molti utenti-pendolari della fascia tirrenica. “Sicuramente molti utenti, visti i disservizi si sono trovati nella condizione di arrivare tardi nei posti di lavoro e/o studio. L’utenza pendolare che ha pagato anticipatamente per un servizio di trasporto, sia esso un abbonato o un utente occasionale, in queste criticità viene lasciato in balia di se stesso per ore, senza avere alcuna assistenza e/o informazione da parte del gestore dell’infrastruttura e del gestore del servizio, considerato che ormai in tutte le stazioni non vi è la presenza di personale ferroviario.
“Così come avevamo chiesto già nella prima sottoscrizione del “Contratto di Servizio Ponte 2015-2016” di voler dedicare un numero di telefonia fissa o mobile da utilizzare da parte dell’utenza proprio nelle occasioni di emergenza e/o di criticità, ma non ci è stato concesso. – continua Malaponti -. “Così come sui bus sostitutivi al treno, chiediamo che vi salga a bordo il personale di Trenitalia, considerato che l’utente al momento dell’acquisto del titolo di viaggio stabilisce un contratto con il vettore ferroviario e non con il vettore del bus sostitutivo, su questo punto chiederemo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti un parere a garanzia sia del gestore del servizio di trasporto che dell’utenza. Non è possibile, in questi casi, lasciare allo sbando centinaia di persone lungo linea senza avere assistenza, informazioni e ad aspettare un servizio sostitutivo che non ha orari e che non rispetta nemmeno le norme contrattuali previste nei casi di criticità. Una domanda ci sorge spontanea, in questi casi, quali sono i compiti del gestore del servizio e del vettore dei bus sostitutivi? Rimaniamo in attesa di risposte sia da parte del Dipartimento dei Trasporti della Regione, che dal gestore del servizio Trenitalia.