Sono in tutto 21 le persone arrestate dalla polizia di Catania nel corso di un’operazione che ha permesso di disarticolare un gruppo criminale che operava ad Adrano e nei comuni limitrofi, accusato di associazione mafiosa, tentato omicidio, traffico di droga, detenzione di armi, tentata rapina aggravata e tentata estorsione.
L’organizzazione era capeggiata da Cristian Lo Cicero ed era collegata alla famiglia mafiosa Mazzei di Catania. Le indagini, che si sono avvalse delle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, hanno accertato come Lo Cicero, sotto l’egida dei Mazzei e approfittando di un vuoto di potere venutosi a creare a seguito delle operazioni di polizia condotte nei confronti dei clan Santangelo-Taccuni e Scalisi, sia riuscito a conquistare notevoli spazi, specie nel settore del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, promuovendo, organizzando e dirigendo un gruppo criminale con l’aiuto, tra gli altri, del fratello Agatino e di decine dai affiliati.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati cinque fucili, tre pistole, una bomba a mano e munizioni ed è stato documentato il tentato omicidio ai danni di due pregiudicati, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti, scaturito da contrasti connessi allo spaccio di droga.
Il gruppo gestiva un vasto traffico di stupefacenti, che venivano poi venduti nelle province di Catania, Caltanissetta, Enna e Ragusa.
Nel corso delle indagini, sono stati effettuati 15 arresti in flagranza di reato e sono stati sequestrati circa 600 grammi di cocaina, 1,9 chili circa di eroina, 183 chili circa di marijuana e circa 2,8 chili di pastiglie di ecstasy.