Una richiesta di intervento per assicurare l’accesso alle cascate del Catafurco, area pregiata del territorio di Galati Mamertino, un appello perché vengano stanziate 70 mila euro, utili a risolvere il problema.
Questo l’invito che il sindaco di Galati Mamertino Vincenzo Amadore ed il presidente del Parco dei Nebrodi Domenico Barbuzza hanno inviato alla Regione e al Prefetto di Messina.
Nell’istanza è stato evidenziato come il comune di Galati Mamertino, di circa 2.400 abitanti, subisca da tempo, come tutta l’area dei Nebrodi, un progressivo spopolamento; da qualche anno, grazie al turismo di prossimità e alle bellezze culturali e paesaggistiche del territorio, le presenze giornaliere sono aumentate e così anche i pernottamenti e non solo nel periodo estivo.
Tra le principali attrattive del territorio sono le cascate del Catafurco, un sito di grande bellezza, raggiungibile a seguito di una “passeggiata” nella natura. Infatti, lasciata la strada principale in località Galini, ci si immette in una strada sterrata lungo una valle profonda dal cui fondo proviene il fruscio del fiume in tutte le stagioni.
Una prima parte del percorso è percorribile anche con auto 4×4, in fondo infine bisogna andare a piedi obbligatoriamente e tramite un percorso in selciato protetto da parapetti in legno che costeggia il costone roccioso che nasconde e protegge la cascata e che è habitat per la preziosa “Petagna”, orchidea endemica della zona.
Grazie a questa attrattiva, sono aumentati i turisti, i pernottamenti e in tanti hanno potuto apprezzare i prodotti tipici e la ristorazione e anche altri siti e beni culturali del territorio. Purtroppo per gli eventi meteo avversi dell’autunno 2021 il percorso che porta alle cascate del Catafurco si è drasticamente interrotto, chiuso perché non più sicuro.
Lungo questo percorso corrono anche le condotte di adduzione dell’acqua potabile per la rete di distribuzione cittadina; ci sono state frane e c’è il rischio crolli. Per fronteggiare questa situazione sono stati disposti interventi di somma urgenza ed è stata ripristinata parzialmente la transitabilità pedonale del percorso.
Con le cascate del Catafurco off limits sono stati inevitabili anche i danni all’economia del territorio, per cui bisogna liberare la strada e l’area della cascata da massi e terreno caduti, disgaggiare o frantumare i massi eventualmente ancora in equilibrio precario, ripristinare l’ampiezza della carreggiata carrabile e pedonale, poi le pendenze, la pavimentazione del sentiero e il sistema di allentamento delle acque piovane e i parapetti i legno di protezione del sentiero.
Le risorse necessarie sono state quantificate in 70 mila euro, ma il bilancio comunale non permette un simile impegno di spesa, essendo il comune attualmente in riequilibrio finanziario. Ecco perché è stato chiesto un intervento della Regione, nella consapevolezza che gli effetti continueranno ad essere devastanti se l’amministrazione comunale, per queste criticità ed in assenza di fondi, dovesse continuare a mantenere la chiusura della strada di accesso alle cascate, prostrando ulteriormente le attività commerciali e artigianali galatesi legate alla filiera turistica, ristorazione, ricettività e trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici.