La corte d’assise d’appello di Potenza ha riformato parzialmente la sentenza emessa l’11 settembre 2020 dal gip del tribunale di Potenza ed ha assolto Giovanni Rao, difeso dagli avvocati Tommaso Autru Riolo e Francesco Scattareggia Marchese, per non aver commesso il fatto.
Rao era stato condannato in primo grado a 30 anni di reclusione insieme a Basilio Condipodero, difeso dagli avvocati Giuseppe Lo Presti e Diego Lanza e a Salvatore Di Salvo, difeso dagli avvocati Tommaso Calderone e Tino Celi, nei cui confronti invece le pene sono state confermate.
E’ stato confermato anche il risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede e il pagamento di una provvisionale di 50 mila euro per ognuna a favore delle parti civili e cioè la vedova, il figlio ed il padre della vittima, costituite con gli avvocati Filippo Barbera, Gaetano Pino e Santino Trovato. La vicenda che si è dibattuta in giudizio riguarda l’omicidio di Carmelo Martino Rizzo, ucciso il 4 maggio 1999 a Lauria, in un tratto dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, mentre si trovava all’interno del proprio autoarticolato.