sabato, Novembre 23, 2024

Militello Rosmarino, parla il sindaco Riotta sulla sfiducia. “Ho agito a garanzia della comunità”

salvatore riotta militello rosmarino 04.03.22

Salvatore Riotta, sindaco di Militello Rosmarino, ieri sera cha rotto il silenzio dopo la sfiducia passata in consiglio comunale lo scorso 1 marzo. Un’ora a colloquio con i giornalisti, in cui, in attesa delle determinazioni della Regione, annuncia già un possibile ricorso al Tar contro l’eventuale decreto di decadenza, contestando il quorum con cui l’atto è stato approvato.

Fa un bilancio dei progetti avviati durante il suo mandato: sistemazione del campo sportivo, i lavori di piazza Grassotto e Badia, la messa in sicurezza della sorgiva, i fondi per il Prg, partendo da una situazione finanziaria complicata in cui avrebbe trovato l’ente e da criticità pregresse, come la questione idrica. Accusa la minoranza di una strategia di opposizione basata su ostruzionismo e speculazione politica. Riotta sottolinea come, nonostante la sua apertura alla minoranza, convinto di dover far fronte comune ai problemi del paese, ogni occasione sarebbe invece stata buona per l’opposizione per strumentalizzare e delegittimare il suo operato e quello della sua giunta. Difende il suo operato, il primo cittadino “il mio comportamento in questi anni è stato a garanzia di tutta la comunità”, tuona e confuta punto per punto tutti i rilievi mossi nella mozione di sfiducia. Chiarisce anche di aver chiesto un rinvio della seduta consiliare per discutere la mozione di sfiducia, avendo precedentemente prenotato un volo per questioni personali, ottenendo un no come risposta. Ammette anche di aver risposto oltre il termine previsto ad alcune interrogazioni e ribadisce di aver verbalizzato la sua relazione annuale sulle attività svolte nel corso di un consiglio comunale. Non ci sarebbe il malcontento sociale di cui si parla nella mozione per il sindaco e spiega il turnover assessoriale con la volontà di dare impulso all’attività dell’amministrazione.

Riotta, infine attacca, senza giri di parole, i consiglieri della sua lista che lo avrebbero tradito, puntando il dito anzitutto contro Antonino Mileti. Controbatte immediatamente il presidente del consiglio: “Il sottoscritto, nelle ultime 6 legislature, ha sempre ricoperto tutte le cariche istituzionali. Tuttavia in questo momento è giusto abbassare i toni perché il paese ne ha bisogno. Se il sindaco è così forte, gli auguro di candidarsi e vediamo quanti voti gli darà, questa volta il popolo.”

 

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