Contrastare il fenomeno del commercio abusivo di fiori. Su questo si è concentrato il comando provinciale di Messina nella giornata di oggi, 8 marzo, “Festa della donna”.
I finanzieri del Gruppo di Messina hanno sequestrato a Messina circa 400 mimose a tre diversi ambulanti. Proprio nei giorni scorsi la “Federfiori-Confcommercio imprese per l’Italia”, associazione che riunisce i fiorai italiani, aveva richiamato, come ogni anno, l’attenzione dei comuni d’Italia nei confronti di tutte quelle forme di illegalità che si incontrano quotidianamente nella vendita dei fiori, richiedendo di intensificare i controlli per arginare ogni forma di abusivismo commerciale e di vendita irregolare di mimose.
Il sequestro è avvenuto in alcune principali vie del centro della città dello Stretto e nei pressi dei mercati rionali. I rametti di mimosa erano ben confezionati e posti per la vendita su bancarelle improvvisate. I venditori ambulanti sono risultati completamente sprovvisti delle previste autorizzazioni e licenze; pertanto, i finanzieri peloritani hanno contestato le relative violazioni amministrative, segnalando i tre responsabili al comune di Messina.
Le mimose sequestrate non sono andate perdute: la Guardia di Finanza le ha devolute in beneficenza al Policlinico “G. Martino” di Messina per essere donate al dipendente personale femminile, sanitario e amministrativo.
Dall’8 marzo di due anni fa, con l’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, con cui si istituì il primo lockdown, il personale ospedaliero di tutta Italia ha lavorato incessantemente per la salvaguardia della vita di tutti: l’omaggio floreale ha voluto esprimere l’apprezzamento non solo della Guardia di Finanza ma di tutta la collettività per la loro passione e dedizione.